
L’inizio. Ora è iniziata davvero, e siamo lì, in prima fila tra quello che non si può fare e quello che è inevitabile fare. O impossibile non fare. L’arbitrio non esiste più perché ci sono le regole.
Abbiamo paura.
Ma siamo anche così carichi di speranza che la paura ce la teniamo in tasca. E sanifichiamo tutto, lasciamo le finestre aperte. Spostiamo banchi. Facciamo file lunghissime per lunghissimi minuti.
Ci siamo, società. La scuola c’è, è tornata ed è più viva di prima.